Ospitando il tempo ...
Al mondo esistono tanti luoghi bellissimi da visitare, cartoline accattivanti confezionate alla perfezione ma che spesso hanno poco da dirci quando ci ritroviamo al loro interno, lasciandoci come unica impressione quella di essere stati i visitatori estemporanei di una realtà che non ci appartiene.
A volte però può capitare che, essendo alla ricerca di un percorso più autentico, ci si imbatta in una piccola deviazione magnetica, un clic sulla pagina in fondo alle altre, una viuzza secondaria che porta in cima ad una dolce collina mal segnalata, dispersa, quasi introvabile se non per puro caso: ed ecco che, come per magia, allontanandoci dalla strada maestra, scopriamo quei luoghi che lasciano per sempre un segno dentro di noi.
La Tenuta San Rocco, da quasi 300 anni, se ne sta sprofondata lassù ad aspettare il Tempo, abbracciata in un cerchio di colli e montagne all'orizzonte. Aspetta il tempo di chi, imbattendosi in essa, decida di abitare le sue stanze dai muri spessi, udendo racconti d'altre epoche provenire dai quadri antichi e dalle crepe sottili; il tempo di chi, passeggiando tra i campi, sappia ancora accorgersi del momento esatto in cui cambia una stagione, quell'attimo nel quale il profumo dell'aria muta e niente attorno a sé è più uguale a prima; il tempo di chi voglia condividere i frutti della propria terra, allungandosi in punta di piedi per cogliere un fico maturo dal ramo o inginocchiandosi nell'umido di una cantina per avvicinare il calice al legno e bere un sorso di mosto d'uva dalla botte ancora in fermento.
Noi della famiglia Cappa, “custodi” ancor prima che proprietari della Tenuta da ormai sei generazioni, tutt' oggi passiamo buona parte del nostro tempo a godere di queste semplici cose, quasi per tradizione, senza essercene mai stancati. Ancora scopriamo il gusto di ogni momento che ci appartiene, e proponiamo a chi viene a farci visita di vivere le stesse esperienze che vorremmo fossero proposte a noi stessi. Così facendo, lavorare diventa un piacere a cui non sappiamo rinunciare, e ri-conoscere il nostro territorio attraverso gli occhi e le emozioni dei nostri ospiti è un po' come svegliarsi dentro alla diapositiva di un passato che non vorremmo mai dimenticare.